Manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva è uno dei tipi di manutenzione più comunemente usati all’interno delle aziende. Vediamo insieme in cosa consiste, in quali tipi si suddivide e come implementare un piano di manutenzione preventiva nel modo corretto.
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Contenuto dell'articolo
- Cos’è la manutenzione preventiva
- Manutenzione preventiva definizione
- Obiettivi della manutenzione preventiva
- Tipi di manutenzione preventiva
- Altri tipi di manutenzione preventiva
- Differenza tra manutenzione preventiva e programmata
- Differenza tra manutenzione preventiva e manutenzione correttiva
- Benefici della manutenzione preventiva
- Svantaggi della manutenzione preventiva
- Manutenzione preventiva e manutenzione correttiva, quale scegliere?
- Applicazione della manutenzione preventiva
- Software manutenzione preventiva
- Esempi manutenzione preventiva
- Conclusioni
Cos’è la manutenzione preventiva?
La manutenzione preventiva è uno specifico tipo di manutenzione straordinaria che, eseguita ad intervalli predeterminati o in accordo a criteri prescritti nei piani di manutenzione, è volta a ridurre le probabilità che si verifichi un guasto o di degradazione del funzionamento di un asset o di un impianto.
Manutenzione preventiva definizione
Per darne una definizione il più completa possibile, la manutenzione preventiva riguarda tutte quelle attività che permettono di riconoscere il funzionamento attuale di un sistema, in modo da prendere i provvedimenti necessari a rallentarne il normale degrado.
Obiettivi della manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva ha dunque l’obiettivo principale di estendere il ciclo di vita degli asset e limitare i fermi macchina o più in generale le altre azioni di manutenzione correttiva, in modo da prevenire un eccessivo degrado qualitativo e quantitativo della produzione. Questo obiettivo è raggiunto tramite ispezioni periodiche o sulla base di particolari metriche scelte dal manutentore, in modo tale che interventi di prevenzione necessari ma non ancora palesi possano essere effettuati prima che si palesi un’usura eccessiva o un guasto.
Questo tipo di manutenzione include operazioni come la pulizia, la lubrificazione e la sostituzione di componenti di un impianto o asset.
Tipi di manutenzione preventiva
Anche se non è del tutto preciso (e tra poco ti spiego perché), in linea di massima potremmo dire che qualsiasi tipo di intervento non cada nel campo della manutenzione correttiva, che non sia quindi reattivo ad un guasto, rientri nella categoria della manutenzione preventiva. Per questo motivo i tipi di manutenzione preventiva sono molti e richiedono differenti tecnologie ed esperienze.
I più frequenti tipi di manutenzione preventiva sono:
- manutenzione su condizione
- manutenzione periodica (manutenzione preventiva ciclica)
- manutenzione predittiva
Manutenzione preventiva su condizione
È una politica di manutenzione che si basa sulla lettura di contatori o sul monitoraggio di specifiche metriche prestabilite, registrate ed inserite all’interno di un sistema CMMS. Una volta che vengono raggiunti i valori che abbiamo impostato nel nostro software di manutenzione, viene generato un ordine di lavoro in modo automatico. Un esempio molto semplice di questo genere di manutenzione riguarda le automobili: il cambio degli pneumatici è un genere di manutenzione su condizione, dal momento che il controllo viene effettuato in base al chilometraggio e alla condizione stessa del componente.
Manutenzione preventiva periodica (ciclica)
La manutenzione preventiva periodica (o anche manutenzione ciclica) è un particolare tipo di manutenzione che si basa su cicli di utilizzo predeterminati. La manutenzione ciclica è un tipo di manutenzione programmata, ovvero eseguita in accordo con un piano di manutenzione stabilito su base temporale. A differenza della manutenzione su condizione, in questo caso il fattore determinante è il tempo di utilizzo di un determinato macchinario o impianto, il numero di battute o il chilometraggio. Un esempio semplice ma efficace, è quello degli estintori all’interno di una facility, che per ragioni di compliance normativa hanno necessità di essere ispezionati con le cadenze temporali prescritte dalla legge. Ma anche il cambio della cinghia del motore di un auto rientra in questa categoria, dal momento che si crea una condizione specifica, il chilometraggio, con l’obiettivo di anticipare il verificarsi di un guasto.
Manutenzione predittiva
La manutenzione predittiva è, in ordine di tempo, l’ultima arrivata, sviluppatasi come conseguenza del progresso tecnologico raggiunto negli ultimi anni. La manutenzione predittiva è dunque un particolare tipo di manutenzione preventiva effettuata a seguito dell’individuazione e della misurazione di uno o più parametri attraverso sensori applicati agli asset o agli impianti. A seguito dell’estrapolazione di questi parametri e dell’elaborazione dei dati acquisiti, un software CMMS è in grado di costruire modelli appropriati del tempo che intercorre dalla misurazione al verificarsi di un guasto.
Altri tipi di manutenzione preventiva
Tra i vari tipi di manutenzione preventiva, ne esistono però altri che non abbiamo ancora nominato. Alcuni di questi sono:
- Manutenzione preventiva statistica: Tipo di manutenzione pianificata sulla base di considerazioni statistiche relative alla durata e al ciclo di vita medio di un componente o di un macchinario. Questa tipologia di manutenzione, che in parte rientra in quelle sopra elencate, viene spesso considerata come integrante della manutenzione periodica (o ciclica) dal momento che si basa su cicli di utilizzo predeterminati.
- Manutenzione opportunistica: Sebbene questo particolare tipo di strategia manutentiva non rientri per forza nelle preventive, queste ultime favoriscono molto il suo verificarsi, poiché spesso, nei casi di manutenzioni correttive, non si ha il tempo o la giusta coordinazione per approfittare dell’incidente e mettere in atto un azione di questo tipo. Essa sfrutta dunque un periodo di fermata programmata o di indisponibilità dell’impianto per attuare un’ispezione o interi interventi manutentivi, in modo da ottimizzare i tempi e performare le prestazioni.
Differenza tra manutenzione preventiva e programmata
Discusse e analizzate le varie politiche manutentive che ricadono nella sfera più generale delle preventive, dovremmo chiederci adesso se esiste una differenza tra manutenzione preventiva e manutenzione programmata. Tanto a livello accademico quanto a quello aziendale, si tende spesso ad associare le due terminologie, parlando di manutenzione preventiva programmata. In parte è così, nella misura in cui la manutenzione preventiva abbisogna di un programma manutentivo in grado di stabilire l’occorrenza delle operazioni attraverso ispezioni o interventi diretti, trovando particolare affinità con la manutenzione periodica. Ma è anche importante chiarire come ci si possa riferire ai due termini in modo differente. Una manutenzione programmata, o più precisamente un ordine di lavoro programmato, infatti, riguarda quelle attività messe a calendario che necessitano il rispetto di una scadenza. Potremmo dunque dire che se un’ispezione dei presidi antincendio è un’operazione di manutenzione periodica, una volta calendarizzata e generato l’ordine di lavoro è anche un’attività di manutenzione programmata. Chiarito questo fatto, vediamo qual è invece la differenza tra la manutenzione preventiva e la manutenzione correttiva.
Differenza tra manutenzione preventiva e manutenzione correttiva
La differenza tra queste due politiche di manutenzione dovrebbe essere ormai chiara. Mentre le azioni correttive si verificano a guasto già verificatosi, le azioni preventive sono volte ad anticiparlo. Per questo ci si riferisce alle prime anche come manutenzioni reattive, in quanto reagiscono ad un fermo macchina o alla rottura di un componente. Vedremo tra poco i benefici dell’una rispetto all’altra, ma è bene anticipare fin da subito che, sebbene generalmente l’azione preventiva sia da considerarsi preferibile rispetto ad una correttiva, non deve essere per forza così. In ogni caso, i benefici di una seria ed efficace manutenzione preventiva sono molti, se paragonati alle difficoltà e spesso i cali di produzioni legati a fermi macchina e successive azioni di correzione.
Benefici della manutenzione preventiva
Fatta chiarezza sulle differenze che intercorrono tra un tipo di manutenzione e l’altro, passiamo adesso ad analizzare i benefici della manutenzione preventiva.
Un programma di manutenzione preventiva porta infatti con sé notevoli vantaggi, soprattutto se considerati in relazione ad interventi di manutenzione correttiva. Oltre alla già accennata riduzione dei fermi macchina, infatti, una strategia preventiva garantisce i seguenti benefici :
- Estensione del ciclo di vita degli asset
- Miglioramento della sicurezza e riduzione del rischio infortuni
- Ottimizzazione delle operazioni di manutenzione pianificate e un maggior efficientamento nell’allocazione delle risorse
- Riduzione dei costi degli interventi di manutenzione correttiva
- Riduzione dei tempi di lavoro dovuta alla preparazione esecutiva degli interventi
- Miglioramento dei margini di profitto e delle performance produttive, dovuta ad un minor numero di fermi macchina e alla riduzione dei tempi di mancata produzione
- Previsioni di intervento in grado di consentire un razionale approvvigionamento a fabbisogno dei materiali di ricambio (soprattutto per quelli costosi) senza la necessità di mantenimento a scorta di ingenti quantità inutilizzate
Forse però, uno dei maggiori benefici e vantaggi derivanti dall’implementazione di una strategia di manutenzione preventiva riguarda l’aspetto relativo alla sicurezza, in particolar modo per quelle aziende che lavorano con macchinari e impianti ad alto rischio di infortunio. Il prezzo della sicurezza dei nostri impiegati non è mai troppo alto e mette al riparo l’azienda da spiacevoli inconvenienti e guai molto seri.
Svantaggi della manutenzione preventiva
Per capire meglio cosa si intende quando si parla degli svantaggi di una politica di manutenzione preventiva, possiamo rifarci ad un esempio molto semplice, in grado di spiegare bene cosa si intende quando si analizzano alcuni degli aspetti negativi derivanti da questo approccio.
Il cambio olio o la sostituzione della cinghia o degli pneumatici di un automobile, di cui abbiamo parlato precedentemente, rientrano in questo tipo di manutenzione, essendo pianificati in base al raggiugimento di precise metriche come il numero di chilometri fatti, con l’obiettivo finale di anticipare eventuali guasti e aumentare il nostro livello di sicurezza.
Sostituire la cinghia della nostra auto, infatti, aiuta a prevenire un guasto che porterebbe seri danni al nostro mezzo. Questo significa però che con molta probabilità avremmo potuto utilizzare ancora il componente per qualche chilometro, senza necessariamente incorrere nella sua rottura. Ecco che questo esempio mette in risalto uno dei principali svantaggi della manutenzione preventiva, la semplice sostituzione di un componente che non aveva ancora raggiunto il suo intero ciclo di vita.
Un altro svantaggio è il costo, in termini di tempo e risorse, dovuto alla programmazione degli interventi, nonché ad una lievitazione dei costi globali della manutenzione.
Altri output negativi da annoverare, possono essere le difficoltà nella gestione dei piani di manutenzione e nella pianificazione degli interventi.
Manutenzione preventiva e manutenzione correttiva, quale scegliere?
Giunti a questo punto possiamo esaminare con maggiore lucidità quando sia meglio scegliere una politiche di manutenzione piuttosto che un altra.
Posto che in generale una strategia di tipo preventivo è preferibile rispetto ad una correttiva, non è detto che debba essere sempre così.
Una politica di manutenzione preventiva è senz’altro auspicabile nel caso in cui ci si trovi a gestire impianti molto costosi e complessi, in cui un semplice componente può produrre fermi macchina inaspettati e pregiudicare la produzione. Anche nell’ambito facility però, questa strategia trova le sue giustificazioni in relazione a molti asset. Si pensi, di nuovo, al rispetto della compliance normativa dei presidi antincendio e alla necessità di programmare queste ispezioni. Ancora, una tale politica è fortemente consigliabile nel fleet management.
Al contrario, quando ci si trova a gestire asset di poco valore, con cicli di vita brevi, o impianti molto semplici con componenti che non ne pregiudicano l’utilizzo, una strategia preventiva potrebbe portare soltanto ad un aumento della spesa senza che i suoi benefici riescano a farsi palesi e tangibili.
Per questi motivi, la strategia migliore da scegliere è molto spesso un ibrido tra i due, adattando le proprie politiche al tipo di asset in questione e portandole avanti entrambe in parallelo.
Fig. sopra: Dalla figura si intuisce come un eccesso di prevenzione porti alla levitazione dei costi totali della manutenzione, con conseguenze negative sul budget previsto. Al contrario, quando queste azioni non vengono svolte con sufficiente frequenza, il ricorso maggiore a interventi correttivi avrà ricadute pesanti sul costo totale.
Applicazione della manutenzione preventiva
Al contrario della manutenzione a guasto, la manutenzione preventiva si applica a tutti quegli impianti e macchinari che richiedono assoluta certezza e continuità di servizio, essendo il loro funzionamento imprenscindibile nella sequenza produttiva. Risulta quindi più economico ed efficiente dedicare tempo, risorse e materiali di ricambio alla sostituzione dei pezzi non ancora completamente usurati, anziché attendere il verificarsi di un guasto che potrebbe causare danni e perdite di produzione importanti.
Pertanto questo tipo di manutenzione è accompagna da ispezioni regolari in grado di identificare con precisione le parti in cui si necessità un intervento, individuando i segni premonitori di un possibile degrado o di una riduzione delle caratteristiche dell’impianto o del macchinario.
Allo stesso modo, la misura e la registrazione dei parametri tecnici dell’impianto o del macchinario, come per esempio la temperatura, i consumi energetici, la pressione, la portata, i livelli etc, è un elemento fondamentale per lo sviluppo di un serio programma di manutenzione preventiva. Deve essere dunque prevista una fase di monitoraggio continua e costante delle prestazioni.
A questo proposito è fondamentale poter disporre di tutta la documentazione e i dati che riusciamo a reperire, con l’obiettivo di rendere il più efficiente possibile le nostre operazioni di manutenzione preventiva e ridurre i rischi, che potrebbero essere sia di natura economica che di sicurezza (vedi l’articolo relativo all’analisi FMEA).
Software manutenzione preventiva
Attraverso una pianificazione attenta e razionale della propria manutenzione preventiva, i responsabili della manutenzione possono ridurre al minimo il numero di fermi macchina. Questa pianificazione è solitamente automatizzata attraverso un software manutenzione preventiva (CMMS), grazie al modulo di pianificazione delle operazioni e al calendario integrato nel sistema.
Inoltre, un software manutenzione CMMS è in grado di registrare tutti i dati attraverso un inserimento automatico di essi, nonché uno storico digitale di ogni asset. Questo fornisce una fonte estremamente importante per riuscire a pianificare in modo corretto questo tipo di manutenzione, evitando di eccedere con questo genere di interventi per non disperdere risorse inutilmente laddove non ce ne sarebbe bisogno. C’è un infatti un punto in cui la manutenzione preventiva comincia a costare troppo in relazione al numero di fermi macchina che riesce a prevenire. Un contributo fondamentale che ogni CMMS riesce a garantire attraverso dashboard di monitoraggio e automatismi che permettono di risparmiare tempo prezioso e mettere in piedi un piano di manutenzione serio ed efficiente.
Manutenzione preventiva esempi
Abbiamo già analizzato alcuni esempi di manutenzione preventiva nei precedenti paragrafi. Alcuni aspetti e vantaggi risultano ovvi se messi in relazione ad impianti industriali e macchinari costosi, ma gli esempi che si potrebbero fare per questo tipo di manutenzione sono molti e spesso non così palesi. Pensiamo per esempio ai sistemi di filtraggio dell’acqua e a come interventi preventivi ed ispezioni possono mettere a riparo gli utenti da rischi come la legionellosi, oppure agli impianti elettrici che non solo devono rispettare una compliance normativa ma anche essere in grado di non degradarsi nel tempo, o ancora i sistemi di refrigeramento e il loro efficientamento energetico.
Conclusioni
La manutenzione preventiva è spesso vista come un costo aggiuntivo difficile da giustificare. Eppure un solo fermo macchina imprevisto o un incidente che sarebbe stato evitabile basta a dimostrare l’importanza di adeguare le proprie politiche manutentive. Inoltre, se affiancato dall’implementazione e dall’utilizzo di un software manutenzione CMMS, i risultati che si possono raggiungere sono davvero incredibili.
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