Manutenzione migliorativa
La manutenzione migliorativa è forse la più nobile tra tutte le politiche e le strategie di manutentive.
Scopriamo quando applicarla ai nostri assets e come integrarla all’interno di un piano di manutenzione efficiente.
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Contenuto dell'articolo
- Cos’è la manutenzione migliorativa
- Manutenzione migliorativa definizione
- Manutenzione migliorativa e manutenzione proattiva sono la stessa cosa?
- Manutenzione proattiva e manutenzione preventiva a confronto
- Manutenzione migliorativa e manutenzione correttiva a confronto
- Manutenzione migliorativa: vantaggi e svantaggi
- Esempi di manutenzione migliorativa
Cosa è la manutenzione migliorativa?
La manutenzione migliorativa o manutenzione proattiva, dall’inglese proactive maintenance, è un tipo di strategia manutentiva che si propone come obiettivo finale quello di eliminare o ridurre i fermi macchina e tutti i rischi associati ad un peggioramento delle condizioni di lavoro degli asset, a partire dalla sicurezza.
Questa strategia prevede che siano effettuati interventi di revisione che, al contrario degli interventi di manutenzione preventiva, sono finalizzati al miglioramento del valore o delle prestazioni di un impianto. In quanto non subordinata a guasti o malfunzionamenti, viene spesso associata a tecniche e politiche di prevenzione, tuttavia non ricade in quest’ultima categoria e tanto meno ad una manutenzione correttiva che per sua natura si trova all’esatto opposto.
Manutenzione migliorativa definizione
Con il termine manutenzione migliorativa si intendono tutti quegli interventi di miglioramento, comprese piccole modifiche, che concorrono al miglioramento del valore o delle prestazioni di un asset associato ad un sistema.
Manutenzione migliorativa e manutenzione proattiva sono la stessa cosa?
Mutuando il termine inglese proactive maintenance, la manutenzione migliorativa è spesso chiamata anche manutenzione proattiva, proprio perché non è generata dal rilevamento di un guasto ma è invece un’operazione spontanea del manutentore che tende al miglioramento dell’asset. Per questo motivo la manutenzione proattiva è anche uno dei pilastri della total productive maintenance (TPM).
Manutenzione proattiva e manutenzione preventiva a confronto
Come indicato sopra, la manutenzione proattiva non rientra nella categoria della manutenzione preventiva. Tuttavia, vi sono delle affinità che non possono essere trascurate.
Se infatti prendiamo per buono il termine manutenzione proattiva, esso lascia presumere che rientrino in questa attività tutte quelle operazioni manutentive effettuate prima del verificarsi di un guasto. Per questo motivo, soprattutto gli anglofoni tendono a considerare questa politica al pari delle altre attività di manutenzione preventiva.
A tale proposito, può essere utile riportare brevemente alcune tra le principali azioni di manutenzione preventiva:
- Manutenzione Periodica: sono quelle attività che sono svolte periodicamente, ad intervalli prestabiliti dal responsabile della manutenzione, dall’azienda che produce l’impianto, oppure dalle norme di legge.
- Manutenzione su condizione: è quella particolare politica di manutenzione basata su specifiche condizioni di un asset, come per esempio il raggiungimento di un determinato numero di battute, il chilometraggio etc. Rientrano tra le attività manutentive su condizione anche il tracciamento dei parametri e delle condizioni di un asset rilevate attraverso sistemi di sensoristica molto simili a quelli usati per la manutenzione predittiva.
- Manutenzione Predittiva: è la più avanzata tra tutte le strategie di manutenzione aziendale, sfruttando tecnologie IoT e Big Data per il rilevamento e l’analisi dei parametri di un impianto e, attraverso modelli statistici elaborati da un software CMMS, predire il momento in cui si verificherà un guasto.
Manutenzione migliorativa e manutenzione correttiva a confronto
Le due politiche di manutenzione si trovano esattamente agli antipodi. Mentre per quanto riguarda la manutenzione correttiva si procede al ripristino di un impianto dopo il verificarsi di un guasto atteso in modo passivo dal manutentore, la manutenzione migliorativa agisce non solo con il fine di prevenirlo, ma di migliorarne valore e prestazioni.
Questo rende i due approcci così distanti l’uno dall’altro da essere difficilmente paragonabili.
È importante sottolineare infatti che mentre la scelta di effettuare una manutenzione a guasto (correttiva) trova giustificazione nel fatto che si ha a che fare con macchine semplici, poco costose e asset non bloccanti, un approccio migliorativo è di solito applicato su macchinari e impianti più complessi e costosi, in cui da un miglioramento delle performance si può trarre benefici tali da giustificare il tempo e l’impiego di risorse necessario a portare avanti una strategia proattiva.
Manutenzione migliorativa: vantaggi e svantaggi
I vantaggi di una manutenzione migliorativa dovrebbero a questo punto essere evidenti. La riduzione dei fermi macchina, la correzione degli errori, il miglioramento del valore e un incremento delle prestazioni sono benefici più che sufficienti a descrivere la manutenzione migliorativa come una delle politiche manutentive di livello più elevato.
Per quanto riguarda gli svantaggi, invece, valgono più o meno gli stessi che si trovano anche nella manutenzione preventiva: un maggior dispendio di risorse da destinare a queste operazioni e un investimento in termini di tempo.
Esempi di manutenzione migliorativa
Un esempio molto semplice di manutenzione migliorativa potrebbe essere un intervento su un impianto fotovoltaico diretto al miglioramento delle sue prestazioni, oppure l’ammodernamento di un impianto tramite la sostituzione di parti più antiquate con componenti più moderni e prestanti o ancora interventi migliorativi dal punto di vista della sicurezza.
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